ANTIMATTER_STONE
Scultura in Corten brunito
E’ qualcosa che occupa lo spazio esattamente come una forma.
Perché il suono è volume e l’intensità del suono con il corollario delle scintille e degli aloni, ci riconnette ad un tempo passato dove il lavoro, in fucina, era essenzialmente dominare la materia, che produce vibrazioni grazie all’energia che la trasforma.Si giunge così alla creazione del volume e l’enigma si compone di tanti elementi geometrici, che infine determinano la forma del solido e la sua staticità. Nulla in natura è uguale, così Antimatter_Stone rimanda alla potenza di alcune pietre, alla solidità delle scogliere, all’idea che quel che appare è forte, pesante, oscuro, possente, enigmatico come il segreto che di fatto nasconde al suo interno. Una pancia, un contenitore, uno spazio vuoto pensato per accogliere, per nascondere, per trattenere.
Una cavità che diventa Luogo, per un’ipotetica, possibile, necessaria attesa!La dialettica che si crea tra dentro e fuori, tra apparenza e sostanza, tra principio e progetto, è una sorta di depistaggio. La vista è sedotta da un volume imponente, che nella sua complessa geometria, è capace di imporsi come elemento scultoreo, nonostante sia il frutto di un assemblaggio.
Un oggetto in grado di scardinare il corollario ideologico che vuole la scultura: solida, pesante e immanente.
Nel “lungo viaggio” di Antimatter_Stone partito dal Museo M9 di Mestre, passando attraverso la 79° Mostra del Cinema di Venezia, il Festival del Legno di Cantù, Bologna, Roma, Firenze, il Festival Cinemambiente a Torino fino a giungere alla collocazione permanente nella città di Acri in prossimità del Parco del Pollino; la relazione con il pubblico è diventata un atto performativo, culminata con l’assegnazione del premio Sustainability Art- Giorgio Morandi, nell’ambito di Booming Contemporary Art Show di Bologna.
Testo: Anna Pironti
Burnished Corten Sculpture
It is something that occupies space exactly like a form.
Because sound is volume, and the intensity of sound with the corollary of sparks and halos, reconnects us to a past time where the work, in the forge, was essentially mastering matter, which produces vibrations thanks to the energy that transforms it.Thus we come to the creation of volume and the enigma is composed of many geometric elements, which finally determine the shape of the solid and its static nature. Nothing in nature is the same, so Antimatter_Stone refers to the power of some stones, the solidity of cliffs, the idea that what appears is strong, heavy, dark, mighty, enigmatic as the secret it in fact hides inside. A belly, a container, an empty space designed to accommodate, to hide, to hold.
A cavity that becomes Place, for a hypothetical, possible, necessary waiting!The dialectic that is created between inside and outside, between appearance and substance, between principle and design, is a kind of misdirection. The view is seduced by an imposing volume, which in its complex geometry, is capable of imposing itself as a sculptural element, despite being the result of an assemblage.
An object capable of unhinging the ideological corollary that wants sculpture: solid, heavy and immanent.
In the “long journey” of Antimatter_Stone that started from the M9 Museum in Mestre, passing through the 79th Venice Film Festival, the Wood Festival in Cantù, Bologna, Rome, Florence, the Cinemambiente Festival in Turin until it reached its permanent location in the city of Acri near the Pollino Park; the relationship with the public became a performative act, culminating in the awarding of the Sustainability Art- Giorgio Morandi prize, as part of the Booming Contemporary Art Show in Bologna.
Text: Anna Pironti
Installation
Site Specific:
M9 Mestre
79° Mostra del Cinema di Venezia
Festival del Legno, Cantù
Booming Art Show, Bologna
Riscarti, Roma
Siluna Festival, Acri
Permanent Installation at
Acri, Cosenza
Author
Sebastiano Pelli
Partners
Cittadellarte-Fondazione Pistoletto Onlus
Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea.
Date
From 2021